Schroders: il debito immobiliare mantiene un forte appeal

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Natalie Howard, Head of Real Estate Debt di Schroders, sottolinea la caccia ai rendimenti e i benefici della diversificazione, ma anche l’outlook positivo per il real estate nel medio termine e l’offerta ancora limitata

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Dopo la crisi finanziaria globale molte le asset class dei mercati privati hanno performato bene, ma il debito immobiliare è particolarmente degno di nota e prosegue anche oggi nel suo slancio. Negli ultimi dieci anni le fonti tradizionali di finanziamento hanno iniziato a diminuire, ma il fabbisogno di prestiti immobiliari persiste, ed è qui che i prestiti privati garantiti da immobili commerciali sono intervenuti per aiutare a colmare il crescente divario di finanziamento. Lo sottolinea in un commento Natalie Howard, Head of Real Estate Debt di Schroders, secondo cui la ritirata dei prestatori tradizionali è stata ulteriormente esacerbata dal Covid-19, ma l’offerta di debito immobiliare privato è aumentata con una crescita della domanda dovuta all’appetito degli investitori privati. Un appetito sicuramente motivato dalla caccia ai rendimenti e dai benefici della diversificazione, fattori che hanno contribuito maggiormente allo slancio crescente dei private asset dal 2009 in poi, ma l’appeal del debito immobiliare risiede anche in altri importanti fattori.

OUTLOOK POSITIVO DI MEDIO TERMINE

L’esperta di Schroders cita in primo luogo l’outlook di medio termine positivo per il real estate è positivo, dopo che i mercati hanno superato la crisi da Covid-19 con un tasso di vacancy, cioè di spazi vacanti, ai minimi in molte aree. Al momento la crescita economica non è ancora ‘genuina’, ma piuttosto ancora un rimbalzo dopo la recessione causata dalla pandemia, e quindi il mercato degli affitti può essere debole. Ma questo è controbilanciato da un’offerta limitata, dovuta principalmente al permanere di una certa cautela, mentre le previsioni a cinque anni restano incoraggianti…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.