Il ciclo economico di espansione globale prosegue più a rilento, mentre anche i timori sull’inflazione consigliano un atteggiamento più attendista. Da monitorare gli effetti dell’energy crunch
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In generale, il ciclo di espansione economica globale resta intanto, ma con la possibilità di un alternarsi di fasi più brevi in uno scenario di rallentamento. Il comportamento dei consumatori resta mutevole, la politica monetaria si avvia verso la normalizzazione, mentre restano i timori sull’inflazione, tutti elementi che secondo l’analisi di Fidelity International dopo la conclusione del terzo trimestre consigliano cautela, anche alla luce dell’aumento della volatilità. Per questo la grande casa mantiene un posizionamento neutrale sull’azionario nel breve termine, mentre si dice più ottimista sul medio termine, dato che il ciclo economico è ben lontano dalla conclusione.
PREFERENZA PER I MERCATI SVILUPPATI
Tra le varie aree geografiche, Fidelity mantiene una preferenza per i mercati dei paesi sviluppati, visto il diverso passo di crescita dei mercati emergenti e l’aumentato rischio politico in Cina. La Fed americana resta orientata a far partire il tapering, vale a dire la graduale riduzione degli acquisti, nei prossimi mesi, per cui nel reddito fisso Fidelity mantiene un leggero sottopeso sulla duration, in particolare negli Usa, mentre mantiene il suo favore per i mercati del credito high yield, e nel valutario rimane esposta sul dollaro americano…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.