Volatilità destinata a proseguire, dovuta più alla Fed che a Omicron

Volatilità destinata a proseguire, dovuta più alla Fed che a Omicron
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Secondo Neuberger Berman le recenti tensioni sui mercati sono destinate a perdurare anche nel 2022 e sono più legate alle prospettive di crescita economica, inflazione e politica monetaria della Federal Reserve

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La volatilità sui mercati delle ultime settimane potrebbe aver avuto meno a che vedere con il virus e più con le incertezze cicliche sottostanti su crescita, inflazione e politica della Fed. Ad ottobre Neuberger Berman aveva affermato che i mercati avevano “messo da parte i timori per il rischio immediato di un’altra battuta d’arresto dettata dal Covid-19” concentrandosi sui rischi ciclici di rallentamento della crescita, aumento dell’inflazione e inasprimento delle politiche monetarie. Un tale punto di vista che sembra contraddetto dalla recente volatilità, ma Neuberger Berman continua a ritenere che questa situazione abbia più a che vedere con crescita, inflazione e Fed che con altri fattori, indicando che le tensioni sono verosimilmente destinate a persistere nel corso del 2022.

POCHI TEMONO NUOVI LOCKDOWN

Lo sottolinea nelle Prospettive settimanali del CIO Joseph V. Amato, President and Chief Investment Officer—Equities di Neuberger Berman, secondo cui l’evoluzione della pandemia giustifica una certa cautela, ma i dati suggeriscono anche che i vaccini e le terapie sono comunque efficaci e comunque, ora che c’è il vaccino, tra gli operatori di mercato sono pochi a temere un lockdown totale e prolungato. Il timore è più che i governi possano rivelarsi eccessivamente cauti nell’imporre restrizioni temporanee, finendo per ritardare i progressi sul fronte delle catene di approvvigionamento e aggravare un rallentamento ciclico con alta inflazione, che era già entrato nel campo visivo di molti investitori…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.