Tornare a mettere soldi solo nei titoli di Stato è un errore

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I 10 miliardi raccolti dal Btp Italia sono una buona notizia. Ma il ritorno dei “Bot People” non è un bene né per i risparmiatori né per un sistema che ha bisogno di mercati e risparmio gestito per finanziare aziende e innovazione

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Successone per il nuovo Btp Italia collocato dal Tesoro. Ovunque si legge così. E, in effetti, è un successone in termini di raccolta, i numeri parlano chiaro: siamo a quasi 10 miliardi in totale, di cui circa 1,35 agli investitori istituzionali. Dunque boom soprattutto in chiave retail, tutti i piccoli risparmiatori corsi a sottoscrivere questo bond di Stato che rende il 2% più il tasso di inflazione, nello specifico si tratta del tasso FOI senza la componente tabacchi.

IL RITORNO DEI “BOT PEOPLE”

Tutto questo in un momento in cui c’è proprio la corsa del retail ai bond. Lo si è visto in occasione di diverse recenti emissioni, come quella Eni. Il ritorno dei cari e vecchi “Bot People” qualcuno dice. La storica propensione degli italiani al titolo di Stato “sicuro” e all’obbligazione “sicura”, che si era sopita necessariamente nell’era dei tassi zero e che evidentemente ritorna ora con i tassi che corrono per effetto delle politiche restrittive messe in campo dalle banche centrali per contrastare il nemico inflazione. E in tutto questo sicuramente hanno pesato mercati finanziari andati male nel 2022 per la guerra scatenata dal criminale Putin e appunto per una inflazione galoppante…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.