Gallup: Più stressati dei Tedeschi, più pessimisti dei Greci. Gli Italiani ultimi in Europa per il coinvolgimento sul lavoro

4' di lettura
  • Il 95% dei lavoratori in Italia non è coinvolto nella propria attività
  • Quasi la metà (46%) dichiara sentirsi stressata “tutti i giorni”
  • Soltanto un Italiano su cinque stima che sia un buon momento per trovare altre opportunità lavorative

ROMA, 13 giugno 2023 /PRNewswire/ — La società di consulenza statunitense Gallup pubblica il suo sondaggio annuale State of the Global Workplace, nel quale gli Italiani risultano ultimi nella classifica europea dell’engagement, col 5% degli intervistati che si dichiara coinvolto sul lavoro, mentre spiccano alti livelli di stress nel quotidiano lavorativo (46%) e scarsa fiducia riguardo il dinamismo del mercato del lavoro, con solo il 20% degli intervistati che giudicano il periodo attuale propizio per trovare un impiego.

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Ultimi nella graduatoria del coinvolgimento sul lavoro, gli Italiani restano marcatamente al di sotto della media europea del 13% di professionisti coinvolti nel proprio lavoro, già nettamente inferiore alla media globale del 23%, ma risalendo dell’ 1% dalla percentuale del 2022.

Molto contenuto è il risentimento (11% dei lavoratori in Italia si dichiarano arrabbiati, per una media europea del 14%), notevoli invece sono i livelli di stress quotidiano a lavoro. Per quanto si possa rilevare un calo del 4% rispetto all’anno scorso, 46% dei dipendenti in Italia dichiarano di sentirsi stressati, in confronto ad una media europea del 39%, posizionandosi così al settimo posto in Europa, davanti a Germania e Irlanda (42%) e superando persino la media globale.

Risalta inoltre un marcato pessimismo dei lavoratori riguardo lo stato del mercato lavorativo in Italia, con solamente il 20% di intervistati che stimano che il momento sia propizio all’impiego, un tasso in lieve risalita ma nettamente inferiore ad una media europea del 56% di “ottimisti”, collocando ancora l’Italia in ultima posizione, dietro persino a Grecia e Macedonia.

“Un’importante caratteristica dell’economia italiana è la struttura dimensionale delle imprese, con una forte prevalenza di microimprese (fino a 10 lavoratori). Queste aziende, spesso familiari e create da imprenditori durante gli anni del Miracolo Economico (anni ’50 e ’60), hanno potuto tenere il passo con la competizione internazionale grazie ai vantaggi dei distretti industriali. Negli ultimi decenni, tuttavia, si sono manifestati in modo molto evidente i limiti di questo modello di sviluppo. Il dato più allarmante è il basso tasso di investimento in capitale umano, in particolare per quanto riguarda formazione e cultura manageriale, che spesso è dettata dall’imprenditore o dai suoi successori. Questa mancanza di investimento può spiegare il perché la produttività della forza lavoro è del tutto insoddisfacente”, dichiara dott. Federico Orlandini, Senior Business Solutions Consultant presso Gallup.

Rimotivare i lavoratori  
“Il nesso fra motivazione e coinvolgimento sul lavoro è evidente. Uno stile manageriale eccessivamente gerarchico e padronale non è più adatto al mondo del lavoro, in particolare nella realtà post-Covid. Inoltre, in Italia, il primo paese occidentale ad essere stato colpito dalla pandemia, è stata proprio la flessibilità e l’intraprendenza dei lavoratori a garantire la sopravvivenza di molte realtà aziendali.

In questo momento, però, assistiamo ad una dinamica interessante che offre una grande opportunità di innovazione: il passaggio generazionale nella direzione di molte aziende. Molte di queste nuove generazioni hanno avuto l’opportunità di studiare, anche all’estero, e stanno cercando di modernizzare e cambiare il modo in cui operano i loro dipendenti. È un momento in cui i datori di lavoro iniziano a capire che devono trattare i dipendenti in modo diverso e concentrarsi maggiormente su di loro, offrendo opportunità di sviluppo”, conclude il dott. Orlandini. 

Per maggiori informazioni rivolgersi a:    
Red Lorry Yellow Lorry PR
Email: gallup@rlyl.com 

Metodologia   
Gallup intervista 1.000 persone in ogni paese o territorio, utilizzando una serie standard di domande di base tradotte nelle principali lingue dei rispettivi paesi. In alcuni paesi, Gallup raccoglie campioni supplementari nelle principali città o in aree di particolare interesse. Inoltre, in alcuni grandi paesi, come la Russia, il campione comprende almeno 2.000 adulti. In un numero limitato di paesi, il campione è inferiore a 1.000 intervistati. In questo rapporto, Gallup non fornisce dati o variazione percentuale nazionali (aggregati su tre anni in entrambi i casi) per i paesi in cui la dimensione del campione risulta inferiore a 300 persone. Tuttavia, i risultati dei paesi con un campione di qualsiasi dimensione durante l’anno di raccolta del World Poll 2022 sono inclusi nei risultati regionali e globali.

Il numero totale di intervistati impiegati a livello globale inclusi nell’intero trend di dati (dal 2009 al 2022) è di 2.208.292 persone. Quanto ai dati del 2022, il numero totale di intervistati impiegati a livello globale è di 122.416, e il numero totale di intervistati impiegati in Europa è di 18.262.

A proposito di Gallup:  
Gallup fornisce analisi e consulenza per aiutare i leader e le aziende a risolvere i loro problemi più complessi. Con più di 80 anni di esperienza e una portata globale, Gallup capisce meglio di qualsiasi altra società di consulenza al mondo le attitudini e i comportamenti di dipendenti, clienti, studenti e cittadini.

 

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