Prosegue il rallentamento del carovita in Italia, secondo l’Istat la frenata è dovuta principalmente al calo dei prezzi dell’energia. Buone notizie anche nell’Eurozona, dove l’inflazione a gennaio scende più del previsto (+8,5%)
Buone notizie dall’inflazione italiana nel mese di gennaio. Secondo le stime preliminari Istat, relative all’indice Nic con tabacchi, il mese scorso è stato registrato un incremento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% rispetto a un anno fa. Un aumento ancora importante, ma che evidenzia una frenata netta rispetto al +11,6% registrato a dicembre 2022.
L’EFFETTO DEI BENI ENERGETICI
Una frenata, rileva l’Istat, dovuta al forte rallentamento dei prezzi di beni energetici regolamentati (da +70,2% a -10,9%) e non regolamentati (da +63,3% a +59,6%). A rallentare l’aumento dell’inflazione sono stati anche i prezzi degli alimentari non lavorati (da +9,5% a +8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%). Fanno invece registrare un aumento i beni alimentari lavorati (da +14,9% a +15,2%), i beni non durevoli (da +6,1% a +6,8%) e i servizi relativi all’abitazione (da +2,1% a +3,2%). Sempre secondo i dati preliminari Istat, si accentua la dinamica tendenziale dei carburanti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.