Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha abbassato le stime sull’indebitamento federale nel quarto trimestre a 776 miliardi di dollari, rispetto agli 852 miliardi previsti in precedenza.
Gli investitori tirano un sospiro di sollievo con questo taglio, viste le crescenti preoccupazioni per l’espansione del deficit fiscale. Tuttavia, anche con questa riduzione, l’importo previsto rimane una cifra senza precedenti per il quarto trimestre.
Secondo Bloomberg, una delle ragioni di questa sorprendente diminuzione è rappresentata dalle consistenti entrate fiscali differite della California e di altri Stati che hanno ricevuto proroghe a causa di disastri naturali.
I funzionari del Tesoro hanno rivelato che queste entrate fiscali hanno influenzato la proiezione complessiva dei prestiti, fornendo un aspetto positivo alla situazione fiscale.
Jay Barry, co-responsabile della strategia dei tassi USA presso JPMorgan, ha dichiarato a Bloomberg che l’attuale programma di aste del Tesoro non è compatibile con le sue esigenze di finanziamento, sottolineando la necessità di un approccio globale per affrontare il deficit di finanziamento nei prossimi anni.
Mentre il Tesoro affronta le sfide di un deficit federale che è raddoppiato nell’anno fiscale fino a settembre, gli investitori attendono con ansia la revisione dei piani di emissione del Tesoro, prevista per mercoledì.
La risposta del mercato obbligazionario
Nonostante la riduzione delle stime di indebitamento, lunedì il mercato obbligazionario non ha registrato il rally previsto. I rendimenti del benchmark decennale sono aumentati di 4 punti base, raggiungendo il 4,88%, mentre i rendimenti del Tesoro trentennale sono aumentati di 2 punti base, raggiungendo il 5,04%.
L’iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (NASDAQ:TLT) ha subito una diminuzione del valore del 0,4% lunedì.
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