Oatly presenta domanda di quotazione a Wall Street

L’azienda produttrice di latte vegan è sostenuta da Oprah Winfrey; ecco tutto quello che devono sapere gli investitori

Oatly presenta domanda di quotazione a Wall Street
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Oatly Group AB, produttore svedese di alimenti e bevande vegan sostenuto da Oprah Winfrey e da Blackstone Group Inc (NYSE:BX), lunedì ha presentato istanza di offerta pubblica iniziale negli Stati Uniti e ha affermato che nel corso dei prossimi due anni potrebbe prendere in considerazione la possibilità di quotarsi anche a Hong Kong.

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Cosa è successo: nel fascicolo presentato alla Securities and Exchange Commission (SEC), Oatly ha dichiarato che prevede di raccogliere 100 milioni di dollari tramite la vendita di American Depositary Shares (ADS), una cifra “segnaposto” che viene spesso utilizzata per calcolare le commissioni di deposito e che probabilmente cambierà. L’azienda intende quotarsi al NASDAQ con il simbolo OTLY.

Nel prospetto si legge che Oatly potrebbe perseguire una quotazione a Hong Kong qualora generasse più del 25% dei ricavi dalle vendite nella regione Asia-Pacifico per due trimestri fiscali consecutivi.

China Resources possiede oltre il 60% della società svedese attraverso una joint venture con il gruppo di investimento familiare belga Verlinvest; negli ultimi anni l’azienda ha rafforzato la sua presenza in Cina.

Nel 2020 la società ha registrato una perdita di 60,4 milioni di dollari su un fatturato di 421,4 milioni, rispetto a una perdita di 35,6 milioni su un fatturato di 204 milioni nell’anno precedente. L’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) è emersa come quella che ha maggiormente contribuito ai ricavi con il 64%, seguita dalle Americhe con il 24% e dalla Cina con il 13%.

A quasi quattro anni dall’inizio della sua incursione negli Stati Uniti, i prodotti Oatly vengono venduti in circa 7.500 negozi al dettaglio e 10.000 caffetterie del Paese, e nel 2020 hanno prodotto un fatturato di 100 milioni di dollari.

Blackstone, investitore principale di Oatly, a luglio ha contribuito a garantire 200 milioni all’azienda svedese durante un round di finanziamento di private equity; si è trattato di un enorme passo avanti rispetto al round di finanziamento di venture capital tenutosi il 31 ottobre 2019, che aveva visto Oatly raccogliere 41,4 milioni di dollari.

Perché è importante: negli ultimi tempi è esplosa la domanda di alimenti a base vegetale, guidata dai millennial e dai clienti più giovani che sono disposti a pagare di più e a scegliere alternative più sane; Oatly ha stretto una partnership con Starbucks Corporation (NASDAQ:SBUX) e punta a conquistare una parte del mercato lattiero-caseario globale, attualmente stimato in 600 miliardi di dollari.

A causa del boom della domanda, Oatly ha dovuto affrontare problemi di fornitura e ha dunque incrementato la propria capacità produttiva. Nel 2019 l’azienda svedese ha aperto un impianto di produzione negli Stati Uniti e uno nei Paesi Bassi; il mese scorso la società ha aperto un altro stabilimento di produzione negli Stati Uniti mentre sono in costruzione tre strutture a Singapore, in Cina e nel Regno Unito.

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Movimento dei prezzi: lunedì le azioni di Blackstone hanno chiuso in aumento dello 0,03% a 79,30 dollari e quelle di Starbucks hanno chiuso in ribasso dello 0,63% a 117,60 dollari.

Foto di Tiia Monto su Wikimedia