Durante la sessione asiatica di mercoledì il dollaro USA ha osservato un lieve rialzo. Oggi i trader si preparano ad accogliere i dati sull’inflazione al consumo negli Stati Uniti, che determineranno il corso dei futuri rialzi dei tassi di interesse. In precedenza, il solido rapporto di luglio sull’occupazione negli USA aveva alimentato i timori di aumenti aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve.
Movimento dei prezzi
L’indice del dollaro, che misura la forza del biglietto verde nei confronti di un paniere di valute rivali, attualmente scambia a 106,12; questo dopo essere salito dai minimi di 105,45 osservati nella prima settimana di agosto.
La coppia EUR/USD, che ieri scambiava sopra il livello di 1,0219, è scesa al livello di 1,0214 nella sessione pomeridiana in Asia. Attualmente si attesta a 1,0223.
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Il punto di vista dell’esperto
Edward Moya, analista di mercato senior di OANDA, ha detto a Reuters che i rapporti sull’inflazione sono stati costantemente peggiori del previsto. Se ciò dovesse accadere di nuovo, il mercato non sarebbe preparato.
“Se accadrà, testeremo di nuovo la parità rispetto all’euro”, ha dichiarato Moya.
In base ai futures sul mercato monetario, i trader stanno scontando un 66,6% di possibilità che ci sia un rialzo dei tassi di 75 punti base a settembre, come riporta Reuters.
Perché è importante
Si prevede che a luglio l’inflazione al consumo negli Stati Uniti scenda sotto il 9%, contro il +9,1% registrato a giugno.
Questo sarà un fattore chiave che determinerà quanto la Fed sarà aggressiva in occasione del prossimo meeting di politica monetaria previsto a settembre.
Molti trader hanno già scontato un rialzo di 75 punti base. Se la banca centrale emetterà un verdetto in linea con queste previsioni, è improbabile che il dollaro si rafforzi ulteriormente.
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