Apple Inc (NASDAQ:AAPL) ha riportato risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2021 ben al di sopra delle stime, con gli iPhone, i dispositivi indossabili e il segmento servizi che hanno registrato ricavi record; dal punto di vista geografico, la regione della Grande Cina si è particolarmente distinta, con un aumento dei ricavi del 57% su base annua.
I numeri chiave di Apple: l’utile netto del primo trimestre è stato di 28,76 miliardi di dollari ovvero 1,68 dollari per azione, in rialzo rispetto ai 22,24 miliardi (ovvero 1,24 dollari per azione) registrati nello stesso trimestre dell’anno scorso.
I ricavi hanno superato per la prima volta in assoluto la soglia dei 100 miliardi di dollari attestandosi a 111,44 miliardi, in aumento del 21,4% su base annua rispetto ai 91,82 miliardi di dollari registrati nel primo trimestre dell’anno fiscale 2020.
Gli analisti, in media, avevano stimato utili di 1,41 dollari per azione su ricavi di 103,28 miliardi di dollari.
Le vendite internazionali in percentuale alle vendite totali sono state del 64%, in crescita rispetto al 59% del quarto trimestre del 2020 e al 61% del primo trimestre dello stesso anno.
Il margine lordo si è attestato al 39,78%, in aumento rispetto al 38,16% del trimestre precedente e al 38,4% dello stesso trimestre dell’anno scorso; il flusso di cassa operativo ha raggiunto la cifra record di 38,8 miliardi di dollari.
“La nostra performance aziendale per il trimestre di dicembre è stata alimentata dalla crescita a doppia cifra in ciascuna categoria di prodotto, che ha portato a un record storico in termini di fatturato in ciascuno dei nostri segmenti geografici e a un massimo storico per la nostra base installata di dispositivi attivi”, ha affermato Luca Maestri, direttore finanziario di Apple.
Prodotti Apple, ripartizione dei ricavi per segmento: le Americhe, che hanno rappresentato il 41,56% delle vendite totali di Apple, hanno registrato una crescita del fatturato dell’11,95% su base annua.
Il secondo segmento a contribuire maggiormente è stata l’Europa, con una crescita dei ricavi del 17,33% a quota 27,31 miliardi di dollari.
L’area della Grande Cina e il Giappone hanno contribuito rispettivamente al 19,13% e al 7,44% delle vendite totali; queste due regioni hanno registrato una crescita dei ricavi rispettivamente del 57% e del 3,31%.
Il prodotto di punta di Apple, l’iPhone, ha fruttato all’azienda 65,60 miliardi di dollari di vendite in virtù di una crescita del 17,23% su base annua; il dato rappresenta il 58,86% dei ricavi totali.
Gene Munster di Loup Venture aveva previsto che la quota dei ricavi da iPhone sul fatturato totale aumentasse al 59% rispetto al tipico intervallo del 50%; aveva stimato inoltre una crescita del 16% dei ricavi da iPhone a 64,9 miliardi di dollari, rispetto alle previsioni degli analisti di Wall Street ferme a quota 59,4 miliardi di dollari.
Daniel Ives, analista di Wedbush, aveva previsto un volume di spedizioni nell’ordine dei 90-95 milioni di unità; fra l’altro, Apple ha smesso di riferire i numeri delle unità spedite per gli iPhone.
Alla fine dello scorso anno Apple ha lanciato la sua ultima versione di iPhone, l’iPhone 12: la società ha lanciato il prodotto in ritardo e in maniera graduale, rendendolo disponibile in quattro versioni.
Ives prevede che il lancio darà il via a un super-ciclo, dato che 350 dei 950 milioni di iPhone presenti nel mondo si trovano nella finestra di opportunità di un aggiornamento.
I ricavi relativi alle vendite di Mac e iPad sono stati rispettivamente di 8,66 miliardi e di 8,44 miliardi di dollari; le vendite di dispositivi indossabili, casa e accessori sono aumentate di circa il 30% a 12,97 miliardi di dollari.
La crescita dei ricavi del segmento dei servizi è accelerata a circa il 24% a quota 15,76 miliardi di dollari, superando quindi i 15 miliardi di dollari stimati da Munster.
Dividendo: il consiglio di amministrazione di Apple ha dichiarato un dividendo in contanti di 0,205 dollari per azione, pagabile l’11 febbraio agli azionisti registrati alla chiusura delle attività l’8 febbraio.
Prospettive su Apple: per il trimestre di marzo, gli analisti di Wall Street prevedono che Apple registrerà utili per azione di 0,91 dollari su ricavi di 74,54 miliardi; le stime di consenso per l’anno fiscale 2021 prevedono utili per azione di 4,03 dollari su ricavi di 318,9 miliardi.
Le azioni Apple hanno chiuso il 2020 con un guadagno di circa l’82% a 132,69 dollari; dopo aver sperimentato una certa debolezza all’inizio dell’anno, il titolo si è ripreso e dal 1° gennaio a oggi ha guadagnato un discreto 8%.
In risposta ai risultati, nella sessione after-hours le azioni Apple sono rimaste sostanzialmente invariate a 142,01 dollari; il titolo ha chiuso la sessione regolare in calo dello 0,77% a 142,06 dollari.