Vaccino AstraZeneca, dati USA obsoleti?

Il NIAID avrebbe sollevato preoccupazioni per eventuali vecchie informazioni incluse nell’analisi dei dati di efficacia relativi al vaccino dell’azienda anglo-svedese

Vaccino AstraZeneca, dati USA obsoleti?
2' di lettura

AstraZeneca Plc (NYSE:AZN) potrebbe aver incluso dati obsoleti relativi alle sperimentazioni sul suo vaccino anti-Covid effettuate negli Stati Uniti, il che avrebbe portato a una visione incompleta dei dati di efficacia, secondo quanto dichiarato lunedì dallo U.S. National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID).

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Cosa è successo: di recente la casa farmaceutica britannica aveva dichiarato che i dati provvisori degli studi clinici statunitensi effettuati su oltre 32.000 persone dimostrano che il suo vaccino, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford, è efficace e sicuro al 79%, dati che sono ora sotto i riflettori.

Il Data and Safety Monitoring Board (DSMB) ha informato il NIAID e il Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA), dicendosi preoccupato per i dati iniziali forniti da AstraZeneca relativi allo studio clinico sul vaccino contro il COVID-19.

Un certo numero di Paesi, principalmente in Europa, nelle ultime settimane ha sospeso temporaneamente l’uso del farmaco AstraZeneca a seguito di alcune segnalazioni legate a episodi di coaguli di sangue.

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AstraZeneca aveva affermato che il suo vaccino, inoltre, si era dimostrato efficace al 100% nel prevenire il ricovero in ospedale, la malattia in forma grave e il decesso.

I vaccini Oxford-AstraZeneca sono prodotti in Regno Unito, a Oxford e a Keele; una terza struttura, a Wrexham, infiala il vaccino e lo confeziona per la distribuzione.

Perché è importante: i nuovi riflettori accesi sul vaccino di AstraZeneca potrebbero influire sui piani della casa farmaceutica per garantirne, nel prossimo futuro, l’uso di emergenza negli Stati Uniti, Paese che sta già combattendo le carenze di vaccini.

Alla data di martedì mattina quasi 30 milioni di persone negli Stati Uniti sono state infettate dal coronavirus, secondo un database del New York Times.

Nonostante negli USA siano già state somministrate oltre 100 milioni di dosi, c’è ancora bisogno di un maggior numero di vaccini; la scorsa settimana il Congresso USA ha approvato il disegno di legge da 1.190 miliardi di dollari contro la crisi Covid che dovrebbe accelerare la produzione e il lancio dei vaccini.

La casa farmaceutica statunitense Merck & Co (NYSE:MRK), che ha abbandonato i piani per produrre un vaccino proprio, sta aiutando Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) a produrre il suo; anche Pfizer Inc (NYSE:PFE) e il suo partner BioNTech SE (NASDAQ:BNTX) stanno incrementando la produzione dei vaccini.

Movimento dei prezzi: nella sessione pre-market di martedì le azioni AstraZeneca sono arretrate del 2% a 50,14 dollari.